Guida alle idropulitrici industriali: quale modello scegliere
L'uso dell'idropulitrice industriale è fondamentale per la pulizia efficace di ambienti di diverse dimensioni, sia a livello domestico che commerciale. Si tratta infatti di una macchina appositamente progettata per rimuovere completamente e rapidamente ogni tipo di sporco grazie alla potenza di un getto d'acqua ad alta pressione.
Se non hai sai bene come scegliere l'idropulitrice più adatta alle tue necessità dai uno sguardo a questa guida: troverai una serie di preziosi suggerimenti che ti permetteranno di acquistare il modello perfetto per te.
Macchinari potenti per la pulizia di qualsiasi ambiente
Le idropulitrici industriali sono macchine potenti progettate per la pulizia di ambienti di grandi dimensioni come magazzini, officine, cantieri e persino viali. Utilizzano un getto d'acqua ad alta pressione generato da una pompa a pistoni, la quale è a sua volta alimentata da un motore elettrico o a scoppio. L'efficacia pulente dell'idropulitrice dipende dalla combinazione di portata (litri al minuto) e pressione (bar o Kpascal). Nei modelli professionali la portata può superare i 40 litri al minuto, mentre la pressione può raggiungere i 500 bar.
Idropulitrici ad acqua fredda e ad acqua calda
Le idropulitrici ad acqua fredda sono ideali per la pulizia quotidiana di macchinari, veicoli ed edifici. Grazie alla loro elevata pressione e portata sono perfette per l'edilizia, l'agricoltura, il settore automobilistico e il settore relativo alla produzione alimentare.
I modelli ad acqua calda sono invece adatti per la pulizia di ambienti e strumenti con sporco molto resistente; questo perché l'acqua calda permette di effettuare una pulizia più profonda, riducendo il tempo necessario e accelerando l'asciugatura delle superfici. Questi modelli sono anche compatti e occupano meno spazio.
Cosa valutare nella scelta di un'idropulitrice industriale
Portata
La portata rappresenta la quantità d'acqua che l'idropulitrice è in grado di erogare in un dato intervallo di tempo, misurata in litri al minuto (l/min). Le tipologie di portata da tenere in considerazione quando si sceglie un'idropulitrice industriale sono due, ovvero:
- portata massima: la quantità d'acqua erogata dall'idropulitrice a tubo libero, senza l'uso di accessori o ugelli a bassa pressione per l'aspirazione di detergenti;
- portata di esercizio: la quantità d'acqua erogata attraverso l'ugello dell'idropulitrice alla pressione di esercizio.
Solitamente la portata di esercizio è inferiore alla portata massima a tubo libero.
Pressione
La pressione rappresenta la forza con cui l'acqua fuoriesce dall'ugello della lancia dell'idropulitrice. Si misura in bar, MPa o psi.
Anche in questo caso è importante distinguere tra due tipi di pressione:
- pressione massima (P max): la massima pressione che l'idropulitrice o una parte di essa può sopportare in sicurezza. Tale valore viene calcolato all'interno della testata della pompa;
- pressione di esercizio (P): la pressione effettiva di lavoro, misurata all'interno della testata della pompa durante il normale funzionamento.
Temperatura
Come abbiamo già accennato, le idropulitrici possono essere ad acqua fredda o ad acqua calda/vapore. Le prime utilizzano l'acqua alla temperatura di rete, mentre le seconde sono dotate di una caldaia che riscalda l'acqua fino a un massimo di 100 gradi. La scelta dipende dalle esigenze di pulizia specifiche.
Potenza e tipo di motore
La potenza del motore, misurata in HP (CV) o kW, è un fattore determinante per la combinazione di pressione e portata erogate dall'idropulitrice. Tale parametro definisce infatti la "taglia" dell'idropulitrice e indica i campi di applicazione possibili. Sia i motori elettrici che quelli endotermici sono utilizzati come fonti di alimentazione.
